venerdì, dicembre 15, 2006

Vitello Tonnato

Ingredienti:
1 kg di coscia rotonda (girello o magatello)
1 bottiglia di vino bianco secco
2 bacche di ginepro
2 foglie di alloro sminuzzate
2 chiodi di garofano
mezza costa di sedano affettata
250 gr. di tonno sott'olio
6 acciughe salate
3 uova sode
2 cucchiai di capperi sott'aceto
1 cucchiai di prezzemolo tritato
3 cucchiai di aceto di vino
olio di oliva
1 limone (succo)
sale
pepe nero di mulinello

Preparazione:
Dodici ore prima di iniziare la preparazione, marinare la carne nel vino con 2 cucchiai di aceto, il ginepro, l'alloro, i chiodi di garofano, il sedano ed il pepe frantumato.

Rivoltare più volte la carne per ottenere una marinatura regolare. Pulire le acciughe, disillescarle, lavarle in acqua e aceto . Ricavarne dei filetti.


In una pentola mettere il pezzo di carne, la marinatura passata la colino, ricoprendo con acqua la carne e lasciare cuocere per almeno un'ora.

Unire 8 filetti di acciuga e lasciare bollire a fuoco vivace fino a quando il brodo si sia ben ridotto.

Togliere la carne dal fuoco. Farla raffreddare e tagliarla a fette sottili. Filtrare il fondo di cottura.

Tritare finemente il tonno, 4 filetti d'acciuga, le uova sode, i capperi, 1 cucchiaio di aceto, il sugo di limone, una parte del fondo di cottura e l'olio fino ad ottenere una salsa morbida.

Versare la salsa sulla carne e lasciarla insaporire per almeno 3 ore in luogo fresco, coperta con pellicola prima di servire.

giovedì, dicembre 07, 2006

Buon Compleanno Toro!

ECCOCI QUI... è IL GRAN GIORNO....
il Toro ha 100 anni e non li dimostra, perchè se sei del TORO il tempo passa velocemente, ma allo stesso tempo non passa mai...
Ho superato ormai i 40 anni e per uno che tifa Toro da quando è nato ciò significa che per sua fortuna ha potuto vivere gli anni più belli della Storia Granata successiva al "GRANDE TORINO". Ha visto giocare i famosissimi "Gemelli del Gol", "Pupi Gol", "Ciccio", "il "Poeta del Gol", "Piedone" e tanti altri ancora.

- 1975/76: la gioia più grande in assoluto: Campioni d'Italia;
- 1976/77: il mitico campionato dei 51 punti, secondi in classifica dietro i nostri cugini bianconeri;
-30/03/1975: Torino-Juventus 3-2: La grande rimonta, il tremendismo granata.


E per arrivare un po' piu ai giorni nostri ricordo ancora il giorno della grande finale di Coppa Uefa purtroppo non vinta; siamo ormai negli anni '90 ed i più giovani tifosi granata ricorderanno.
Per rimanere però nell'amarcord ricordo ancora con un groppo in gola il gesto di mio padre che, all'uscita dallo stadio dopo Torino-Cesena ( "Campioni d'Italia" ), mette una mano in tasca ed estrae dapprima una foto di Valentino Mazzola con autografo la guarda e dai suoi occhi escono due timide lacrime e subito dopo mi consegna una busta di carta tutta spiegazzata dove dentro c'era il mio regalo: la
Bandiera del Toro con stampato lo Scudetto Tricolore. Bene questa bandiera la conservo ancora gelosamente.
Questi e altri mille ricordi conservo nella mia memoria e quindi non potevo in alcun modo mancare alla festa che per i più giovani deve essere ricordata come la più bella (per ora); a tutto ciò cui una persona tiene veramente bisogna fare festa.

Chiudo citando una frase del grande ed unico Sandro Ciotti che scrisse:

«Il "Torino", la cui parabola ha ospitato ferite crudeli e successi epici e che il destino ha accarezzato come un fiore e trafitto con una lama saracena...»
BUON COMPLEANNO TORO!
"IL TORO SIAMO NOI".












I gofri

Tra le specialità nella tradizione culinaria delle Valli Chisone e Germanasca, il gofri è sicuramente il piatto più conosciuto.

E' una cialda croccante a "nido d'ape" dal diametro di 12 cm circa ricavata da un impasto di acqua , farina, lievito di birra, sale e cotta all'interno di una speciale padella in ghisa detta "gofriere" precedentemente unta con olio e lardo.

Il gofri che deve essere consumato rigorosamente appena uscito dal "gofriere", si presta ad essere gustato da solo oppure farcito sia con ingredienti dolci (quali marmellate, miele, creme al cioccolato, ecc) che salati (gorgonzola, prosciutto, pancetta coppata, ecc).

Un altro modo caratteristico e poco conosciuto di mangiarlo è quello di inglobare nell'impasto appena inserito nella padella, alcune fette di prosciutto cotto o pancetta coppata in modo che si cuociano insieme al gofri.

Normalemnte è possibile assaporare tali ghiottonerie durante le manifestazioni e sagre che si susseguono durante il periodo estivo. Se pensate di non resistere fino a quel momento potete gustarli tutto l'anno al "TRAIN ROBBER’S SYNDICATE" di Villar Perosa (To), accompagnati da una delle fantastiche birre prodotte nel birrificio che ospita il locale.

Un'altra possibilità è quella offerta da Erica e Marzia titolari di "IO MANGIO GOFRI" che sono presenti a sagre e fiere con un mezzo ambulante appositamente allestito. Visitate il loro sito internet (http://www.iomangiogofri.it/) per conoscere le tappe del "Gofri Tour".

sabato, dicembre 02, 2006

4 chiacchere con gli amici?


Come Va?
Buona Giornata, di quelle che hai voglia di sole, di 4 passi al borgo, una sosta al bar. O magari impressioni di fine giornata, voglia di relax, di 4 chiacchere fra amici, un drink ed un po di musica? Bene allora, incontriamoci qui
http://www.spazzi.org/

venerdì, dicembre 01, 2006

The Afterglow

Vengo a conoscenza degli Afterglow la scorsa estate, quando per il compleanno, Ixio mi regala “Decalogue of Modern Life” il loro ultimo lavoro… da quel giorno il CD rimarrà letteralmente incastrato nell’impianto stereo della mia auto! Però non immediatamente, ed infatti il primo ascolto del disco non mi lascia entusiasta: i pezzi sono orecchiabili, di buona fattura però… non riesco a coglierne immediatamente le caratteristiche, e forse è questo il punto di forza del lavoro degli Afterglow!

Mi spiego meglio, se ascolti la nuova canzone di un gruppo noto, famoso, ne riconosci immediatamente l’impronta! Semplicemente perché li conosci già… ed invece con gli Afterglow, nonostante se ne dica nelle recensioni che si leggono in rete, ho avuto la sensazione di ascoltare qualcosa di particolare! Sicuramente la band subisce l’influenza di gruppi blasonati come Oasis, Verve, ecc… però i pezzi, che piacciano o meno, vivono di vita propria. Ed è questa la sensazione che ho avuto ai successivi ascolti del CD: i brani degli Afterglow hanno qualità, un carattere distintivo che li rende piacevoli volta dopo volta.

Ma veniamo al concerto torinese, debutto della band nella città di origine… già, debutto, ed infatti l’aspettativa è palpabile, chi è venuto all’Hiroshima è venuta apposta per ascoltare loro… ed un minimo di emozione trapela nel primo brano, o almeno ho questa sensazione, impercettibile… ma tutti gli altri brani che conosco, proposti nel corso della serata, sono tali e quali a come li ascolti nel disco: esecuzioni impeccabili direi, voce sempre chiara e presente, peccato per l’acustica da palestra che rende i pezzi un po’ “rumorosi”. A bilanciare questa pecca, un ottimo spettacolo di luci che fa da corollario alla proiezione dei videoclip della band ai lati del palco.

Il pubblico c’è, partecipa, anche se a mio giudizio poteva essere più numeroso e… dinamico, vabbè vogliamo definirla un’accoglienza in classico stile sabaudo? Io ad un certo punto mi rompo di stare fermo e comincio a cantare e ballare sulle note di Supermarket, uno dei pezzi più rock della band… ma anche gli altri brani colpiscono, ed è il turno di Thing i’ve lost, Easy, Love, Journey, e molti altri, alcuni dei quali ovviamente non contenuti in “Decalogue of Modern Life” e quindi meno noti.

Volendo trarre delle conclusioni: bella serata e bella musica! Peccato che il pubblico nostrano non sembri accorgersi del loro talento, come accade invece oltre manica! Ed il loro ultimo tour è emblematico con sole due date italiane e la stragrande maggioranza in UK!! Alcuni amici che ho invitato al concerto mi ringrazieranno di aver fatto conoscere loro The Afterglow! Non sanno di essere tra i pochi ad aver ascoltato un loro concerto a Torino!